La vera bellezza del periodo del Natale è l’attesa stessa. La festa per me inizia dal 1 dicembre, data odierna, ed è fatta di cose semplici come un the coi biscotti fatti in casa coi miei figli mentre guardiamo la TV. Quest’anno non ci saranno giri sulla neve, né ai centri commerciali né ai mercatini. Non ci saranno le cene con gli amici, le recite a scuola (😅), gli incontri di fronte al caminetto… sarà un Natale più intimo. Mi sento spersa, è come se il tempo si fosse fermato. I giorni sono spesso uguali, ma nel calore della mia famiglia ci sto bene e mi sento davvero molto… molto fortunata.
“Vorrei avere delle parole fatte col fuoco che ho acceso, che diventassero realmente fuoco, che ti arrivasse la fiamma viva e in movimento, che sentissi il suono del legno che scoppietta e che quel suono riempisse anche solo per un momento il silenzio assordante e -senza neve- di queste ore”
Rubo queste parole dalla pubblicazione di Miranda Casari, le parole di chi ha vissuto il silenzio assordante del covid chiuso in una fondazione per ragazzi disabili. Il silenzio dell’abbandono, il silenzio delle istituzioni e purtroppo a volte anche delle famiglie.
Rendete il vostro Natale migliore. Non serve chissà quale pensiero. Basterebbe sapersi prendere cura degli altri, non per un giorno di festa, ma per tutto il tempo.